Open day università: cosa c’è da sapere
Se stai per affrontare la scelta dell’università o se dovrai affrontarla a breve, sicuramente ti sarà utile avere maggiori informazioni sugli open day, giornate di orientamento che rappresentano un aiuto fondamentale per decidere quale percorso di studi intraprendere e in quale ateneo.
In questo articolo, cercheremo di rispondere ad alcune delle domande più frequenti e di sciogliere i principali dubbi che attanagliano le future matricole.
Open day università: a cosa servono
Gli open day delle università sono giornate di orientamento organizzate allo scopo di aiutare gli studenti a compiere una scelta ragionata e consapevole.
L’evento consiste generalmente nella presentazione dell’offerta formativa e degli indirizzi di studio, ma può prevedere anche interventi dei docenti, esperienze di studenti ed ex studenti, simulazioni e visite guidate delle strutture.
Dopo oltre un anno di open day in streaming, a causa della pandemia da Covid-19, gli Atenei hanno nuovamente cominciato ad accogliere gli studenti in presenza, così da offrire una migliore esperienza di orientamento.
La SSML San Domenico raccomanda la presenza, ma offre la possibilità a chi non è del Lazio (o anche a chi è impossibilitato per altri motivi) di partecipare da remoto.
Quando si svolgono gli open day all’università
La maggior parte degli open day delle università si concentrano nel periodo che va da febbraio a settembre. Tuttavia, ogni istituto decide autonomamente quanti open day fare durante l’anno e in quali date, per questo è necessario consultare costantemente i siti internet degli atenei a cui si è interessati per rimanere costantemente aggiornati.
Adesso è arrivato il momento di partecipare ad un Open Day! Se ami le lingue perché non iniziare dalla SSML San Domenico?
Come capire qual è l’università giusta
La scelta di quale percorso accademico intraprendere è sicuramente molto difficile e non esiste un metodo scientifico sulla base del quale prendere la decisione “giusta”. È proprio per questo motivo che non bisogna sottovalutare la partecipazione agli open day, dato che rappresentano uno strumento fondamentale (e completamente gratuito) per capire se una determinata università fa o meno al caso nostro.
Oltre all’offerta formativa che ci viene presentata durante l’open day, la scelta finale non può non tenere conto sia degli sbocchi professionali, sia delle proprie passioni e attitudini.
Iscriversi al Corso di Laurea Triennale in Mediazione Linguistica, ad esempio, offre numerose opportunità lavorative nell’interpretariato, nella traduzione e in tutte quelle professioni che richiedono competenze linguistiche, ma richiede anche una forte passione e propensione per le lingue straniere indispensabili per raggiungere risultati di eccellenza.
Quali sono le università di Roma
Roma offre un ampio panorama di facoltà universitarie: da quelle umanistiche come lingue, comunicazione e lettere, a quelle scientifiche come medicina e ingegneria.
Per quanto riguarda la tipologia di ateneo, la Capitale ospita università pubbliche dalla lunga tradizione, università private, conservatori e accademie per la formazione artistica e musicale e scuole superiori per mediatori linguistici. Queste ultime differiscono dalle facoltà di lingue tradizionali sia per il tipo di preparazione, fortemente pratico e orientato al mondo del lavoro, sia per le presenza di classi poco numerose. La SSML San Domenico, in particolare, vanta un rapporto tra docente e studenti di 1 a 5, tra i più bassi in Italia.
Master in Traduzione Audiovisiva
Traduzione, Adattamento, Sottotitolaggio
Il Master in Traduzione Audiovisiva intende formare, secondo gli standard richiesti dal mercato, una figura professionale che sappia: tradurre e adattare nella propria lingua un’opera straniera, relazionandosi con l’intera filiera della post-produzione; occuparsi dell’inserimento di sottotitoli extralinguistici, intralinguistici e in diretta mediante software professionali; permettere l’accessibilità di opere multimediali ai non vedenti attraverso l’audiodescrizione.
Il Master vuole preparare i futuri professionisti esperti di tecniche di audiodescrizione, doppiaggio e sottotitolazione di opere audiovisive e multimediali (film, telefilm, documentari, telefilm, pubblicità) anche in ambito internazionale ed è svolto in collaborazione con Iyuno-SDI.
SDI Media è il principale fornitore di servizi di doppiaggio e sottotitolaggio al mondo, con un network internazionale specializzato nel settore. Per oltre 40 anni, SDI ha lavorato per creare gli standard del settore per il doppiaggio, la traduzione, la sottotitolazione e i servizi multimediali.
Tipologia
Master professionale
Docenti
Esperti ne settore audiovisivo, multimediale
Durata
320 ore di lezioni
Metodo
Corso in presenza
Inizio
Contattaci
Sede
Via Casilina 233 Roma
Scarica il Programma del Master in Traduzione Audiovisiva
Iscriviti al master in Traduzione Audiovisiva
- Acquisire consapevolezza di tutte le fasi di post-produzione
- Acquisire i fondamenti della dizione e delle inquadrature cinematografiche
- Affinare l’uso dell’italiano per la produzione di liste dialoghi corrette nella forma e nella resa
- Apprendere le strategie e tecniche della traduzione
- Rielaborare e adattare il copione di partenza alla cultura di arrivo, in modo da suscitare le stesse emozioni tra i destinatari dell’opera
- Apprendere le tecniche di oversound, simil-sync e sincronismo labiale per la sala di doppiaggio
- Apprendere le tecniche e i protocolli di sottotitolazione extralinguistica, intralinguistica, in diretta e le tecniche di respeaking con utilizzo pratico di software professionali
- Acquisire i fondamenti dell’audiodescrizione, le sue tecniche per il cinema, la televisione e i musei



Docenti del Master

Stefano Mondini
Nasce a Roma nel 1960, nel 1979 inizia la sua carriera artistica. In teatro, come attore, recita nei grandi classici, così come nelle commedie moderne, dal 2006 anche regista e autore. Nel 1984 entra nel mondo del doppiaggio dove ancora oggi è in attività, tra le cose più conosciute X-Files, Grey’s Anatomy, Breaking Bad, I Simpson. Dal 1997 è anche dialoghista e dal 2000 direttore del doppiaggio. Ha scritto e pubblicato due romanzi: “Fine del mondo non ti temo” e “Quell’estate”, oggi è anche docente di espressione vocale.

Antonella Damigelli
Dialoghista AIDAC, conosce inglese, francese e spagnolo. Tra i suoi lavori più rappresentativi, il film che è valso l’Oscar a Christopher Plummer, “Beginners” e film di registi celebri come Robert Altman, Brian De Palma e David Mamet, Claude Chabrol. Per la TV, citiamo tra i tanti, High School Musical, Paso Adelante, CSI, CSI Miami, CSI New York, Dexter, Narcos, X Files, Six feet Under, Orange is the new black, Colombo, Poirot, Bones, I Griffin, Willy, il principe di Bel Air, Lupin III.

Carlo Cosolo
Attore, doppiatore, direttore del doppiaggio e dialoghista italiano. È noto soprattutto per aver prestato voce a Oliver Platt nei film I tre moschettieri, Pronti alla rissa, Liberty Stands Still, Hope Springs, Schegge di April e Casanova. Ha diretto il doppiaggio e adattato in lingua italiana i film della saga Pirati dei Caraibi e i film della saga di Guerre stellari dal 2015. In aggiunta la saga Transformers, i primi quattro capitoli della saga Jason Bourne, Animali fantastici e dove trovarli, Billy Elliot, Guida galattica per autostoppisti, King Kong, Godzilla, Mission: Impossible – Rogue Nation, Warcraft – L’inizio, Inferno e Mission: Impossible – Fallout. Come film d’animazione, si è occupato di Bee Movie, Star Wars: The Clone Wars e WALL•E. Come serie animate, Buzz Lightyear da Comando Stellare, Star Wars Rebels e Star Wars: Forces of Destiny. Ha collaborato anche alla traduzione di E un’altra cosa… di Eoin Colfer.

Dario Tacconelli
Nato sotto l’ombra del Vesuvio, è attore per vocazione. Ha studiato presso l’International Acting School, dove si è diplomato, e alla Scuola del Teatro Colli di Bologna dove si è specializzato, con Danny Lemmo (Actors Studio). Ha lavorato con personaggi per cui stravede, come Massimiliano Bruno, Giulio Manfredonia, Luciano Melchionna, Stefano Fresi, Marco Giallini, Rocco Papaleo. Da buon partenopeo, sa sfruttare a pieno le sue capacità e fra le attività d’attore, sia di teatro che di cinema+ è anche coach e dialogue coach per produzioni cinetv. Fra i progetti più significativi ha seguito le mini serie Sotto Copertura 1 e 2 (Rai) e un film tv in uscita dal titolo Tutto il mondo è paese (Rai). Dal 2017 collabora con la SSML San Domenico come docente al Master professionalizzante in Traduzione audiovisiva.

Dario Bonucci
Laureatosi in Fisica nel 2000, ha svolto una breve esperienza di circa 2 anni nel campo della Difesa militare presso il comando C4-IEW di guerra elettronica. Ha lavorato per 2 anni in Accenture come Technology Analyst partecipando alla realizzazione di un sistema web based. Dal 2003 al 2013 ha lavorato in Technicolor presso la divisione Creative Service prima come Project Manager e dal 2007 come Audio Post Production Director dello stabilimento di Roma. Durante questo periodo ha conseguito un EMBA presso la LUISS Guido Carli. Dal 2014 è in SDI Media ed è a capo della divisione italiana. Ha promosso la realizzazione di un ERP che attualmente è stato diffuso nelle principali sedi SDI del mondo. Ad oggi è l’unico sistema gestionale di post produzione audio in grado di coprire tutti gli aspetti delle attività della filiera, da quelle amministrative a quelle di programmazione di risorse.

Francesca Venturi
Si laurea nel 2001 in Discipline dello Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in co-tutela con l’Université Paris VIII a Parigi, città nella quale si trasferisce per alcuni anni, dove continua a studiare teatro e consegue un diploma in tecniche della recitazione presso l’Atelier International de Théatre. Successivamente, lavora per diversi anni come producer per la sede francese della Rai. Nel 2008 rientra in Italia, dove alterna il suo lavoro come attrice e autrice teatrale a esperienze in redazione, produzione e post-produzione per numerosi e importanti programmi televisivi Rai e Mediaset. Nel 2010 consegue un Master in Europrogettazione all’Università La Sapienza di Roma e partecipa a bandi di cooperazione culturale su larga scala. Negli ultimi anni coniuga il suo amore per il teatro, il cinema e la scrittura lavorando a tempo pieno come regista di audiolibri per Audible e come audiodescrittrice per diverse produzioni italiane.

Barbara Castracane
Nata a Roma il 18.06.1961, svolgo il mestiere di doppiatrice dal 1983. Negli anni ho imparato i mestieri di direttore di doppiaggio e dialoghista per il doppiaggio; sono la voce italiana della dottoressa Bailey di Grey’s Anatomy, quella del Vicecapo Johnson in The Closer, la voce di Kelly del cartoon cult Occhi di Gatto (il mio primo lavoro), la voce della Regina di Bridgerton. Le mie ultime direzioni di doppiaggio sono state le serie tv MrRobot, The Sinner e IZombie e il film Ben is Back. Di questi lavori ho scritto anche i dialoghi italiani. Ho doppiato Sigourney Weaver nei suoi ultimi film (ma anche in qualcuno di quelli passati).
Iscriviti al master in traduzione audiovisiva
Perchè studiare la lingua cinese?
Perché studiare la lingua cinese?
La lingua cinese è la prima al mondo per numero di madrelingua, vantando la cifra da capogiro di 1 miliardo e 200 milioni di persone. Già solo questo dato dovrebbe convincerci all’istante che studiarla può essere un ottimo investimento per il futuro. Conoscere il cinese, infatti, ci consentirà di arrivare a moltissime persone e, di conseguenza, di concorrere per numerose opportunità professionali. Oltre ai vantaggi legati al mondo del lavoro, lo studio di questa lingua ci porterà a scoprire una cultura davvero affascinante, ricca di storia e tradizioni.
Vediamo quindi quali sono le sue caratteristiche principali e che tipo di sbocchi occupazionali offre.
Lingua cinese: le caratteristiche
Innanzitutto, bisogna sottolineare che il cinese si caratterizza per la presenza di una molteplicità di dialetti anche molto differenti tra loro e che quando si parla di lingua cinese si fa riferimento esclusivamente all’unica lingua ufficiale del Paese, il mandarino.
Il mandarino presenta una struttura molto semplice in quanto non ci sono articoli e nemmeno la distinzione tra singolare/plurale, maschile/ femminile. Inoltre, così come per la maggior parte delle lingue occidentali la frase si costruisce seguendo l’ordine SVO (soggetto-verbo-complemento).
Tuttavia, a fare da contraltare all’essenzialità della grammatica cinese ci sono una pronuncia ostica e un altissimo numero di caratteri da memorizzare. Per quanto riguarda il primo aspetto, dobbiamo tenere a mente che nella lingua cinese pronunciare una sillaba in un modo o in un altro determina il significato delle parole. Ne è un classico esempio la sillaba ma che a seconda della pronuncia può indicare “insultare”, “lino”, “cavallo” o “mamma”. Sul secondo, invece, non c’è da temere: per avere una comprensione base basterà conoscere “solo” 2 mila caratteri.
Imparare il Cinese
Quindi imparare il cinese è facile o difficile? Sicuramente questa lingua presenta delle caratteristiche molto differenti dalle lingue neolatine con cui abbiamo maggiore familiarità, ma con impegno e determinazione nessuna difficoltà è insormontabile.
Se, poi, si vuole trasformare la passione per la lingua cinese in un lavoro è necessario affidarsi ad un percorso di studi di livello universitario. Questo perché solo attraverso una formazione pratica e professionalizzante, basata su memorizzazione, esercitazioni e laboratori, è possibile raggiungere un ottimo livello di preparazione.
Imparare il Cinese online
Prima di affrontare un percorso di tipo accademico, possiamo capire se la lingua cinese fa al caso nostro grazie a siti e app che propongono lezioni online. Tra questi troviamo sia opzioni gratuite come Duolinguo o Mondly, sia a pagamento come il Corso “Cinese per comunicare” o la piattaforma di podcast e filmati FluentU.
Se, invece, preferisci un approccio divertente perché non iniziare con un film, una serie Tv o un video su Youtube?
Lingua cinese: gli sbocchi professionali
Come abbiamo già detto in precedenza, conoscere il cinese apre le porte del mondo del lavoro sia grazie alla sua enorme diffusione sia perché la Cina è considerata una delle principali potenze economiche mondiali. Conoscere solo la lingua, però, non basta. È importante, infatti, integrare le competenze linguistiche con altre abilità che rendano la nostra preparazione spendibile a livello professionale.
Dopo un percorso Triennale, ad esempio, si può completare la propria formazione con un Master in Interpretariato di Conferenza, per entrare a far parte di realtà come multinazionali, ambasciate e organizzazioni internazionali, o in Traduzione Audiovisiva, per specializzarsi nell’adattamento e sottotitolaggio di prodotti come film, documentari e serie Tv.
Interpretariato e traduzione, ma non solo. Ci sono, infatti, molti altri settori che richiedono la conoscenza della lingua cinese come l’insegnamento, il comparto turistico o le aziende private che si occupano di import-export.
La cultura cinese
Studiare il cinese non vuol dire solo avere accesso ad importanti opportunità professionali, ma anche e soprattutto compiere un intenso ed emozionante viaggio in una delle culture più antiche della storia dell’uomo.
Dalla filosofia alla religione, dall’astrologia agli antichi proverbi, imparare questa lingua ci porterà a scoprire una terra ricca di usi, costumi e tradizioni che da sempre affascinano e incuriosiscono.
Aldilà degli aspetti puramente simbolici e spirituali, la Cina ha una forte rilevanza anche nei campi artistico, architettonico e naturalistico. Lo dimostra il fatto che si trovi al secondo posto (al primo c’è l’Italia) per numero di siti Patrimonio Unesco. Tra questi, solo per citarne alcuni, troviamo la Grande Muraglia Cinese, la celebre Via Della Seta e la Città Proibita, il palazzo imperiale emblema di Pechino.
Le curiosità sulla lingua cinese
Come abbiamo già accennato, nonostante sia stato scelto il mandarino come lingua ufficiale, non esiste un’unica lingua cinese. Si stimano, infatti, ben 7 gruppi dialettali che hanno caratteristiche e peculiarità anche molto diverse l’uno dall’altro.
Se, a questo punto, vi starete chiedendo in che modo i cinesi riescono a capirsi tra di loro, la risposta è semplice: la scrittura. Già nel II secolo a.C., l’Imperatore della dinastia Qin, oltre a unificare l’Impero, si occupò anche dell’unificazione della scrittura, stabilendo un numero di caratteri comuni a tutta la popolazione.
Infine, lo sapevate che il cinese-mandarino prevede anche un secondo sistema di scrittura? Grazie al Pinyin, questo è il suo nome, i suoni dei caratteri vengono trasposti nelle lettere dell’alfabeto latino con un duplice vantaggio. Il primo è consentire a chi sta imparando la lingua di superare le difficoltà rappresentate dagli ideogrammi, mentre il secondo è quello di permettere ai cinesi di utilizzare agevolmente la tastiera del computer.
Ti piacerebbe studiare la lingua Cinese ? Se ami le lingue perché non iniziare dalla SSML San Domenico?
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Perchè studiare la lingua portoghese?
Sebbene spesso venga relegata al ruolo di cugina dello spagnolo, la lingua portoghese riveste un compito importantissimo nel novero delle lingue latine. Il fatto di non essere molto diffusa, però, può rappresentare un vantaggio ed un motivo per scegliere di studiare il portoghese. Inserire nel vostro cv questa lingua, infatti, renderà unico il vostro profilo professionale proprio per il fatto di aver inserito una competenza che raramente si trova sul mercato.
Andiamo quindi alla scoperta della lingua portoghese, attraverso le principali caratteristiche grammaticali, gli sbocchi professionali, gli aspetti culturali e, infine, le curiosità.
Imparare il Portoghese
Abbiamo già visto come imparare il portoghese per un italiano sia molto semplice, dato che entrambe le lingue condividono la medesima radice neolatina. Tuttavia, esistono anche degli elementi di difficoltà, tra cui il principale riguarda la vocali. Alcune di queste, infatti, richiedono una pronuncia nasale spesso non semplice per chi non ne ha la dimestichezza.
Come si superano gli ostacoli che si incontrano nell’imparare il portoghese? Scegliendo un percorso formativo tecnico, che si fonda su tanta pratica e tante esercitazioni, come quello offerto dalle SSML, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici.
Lingua portoghese: le caratteristiche
Il portoghese è una lingua romanza, che appartiene al gruppo delle lingue gallo-iberiche. Proprio per questo, la lingua portoghese presenta delle caratteristiche molto simili a quelle dell’italiano. Dal punto di vista grammaticale, questo si traduce in una costruzione della frase che segue l’ordine SVO (soggetto, verbo, oggetto), nella presenza di soli due generi (maschile e femminile) e nell’utilizzo di “avere” sia come verbo che come ausiliario.
Le similitudini tra le due lingue, però, non si limitano alla grammatica. Il portoghese, infatti, è facilmente comprensibile per un madrelingua italiano, grazie alla somiglianza tra i vocaboli. Anche in questo caso, però, così come accade con le altre lingue, bisogna prestare attenzione ai cosiddetti “falsi amici”. Un esempio tra tutti? La parola “burro” che vuol dire “asino”.
Imparare il Portoghese online
Per avere un primo approccio con il portoghese e capire se questa lingua fa al caso nostro, ci si può affidare a numerosi siti che propongono corsi e lezioni online di lingua portoghese, come Babbel e Tandem.
Se, invece, si vuole imparare il portoghese divertendoti, attraverso quiz, testo e giochi ti consigliamo di dare un’occhiata a siti come LinGo play.
Lingua portoghese: gli sbocchi professionali
Imparare la lingua portoghese è conveniente? La risposta è sì. E non solo per il fascino esercitato da questa lingua, ma anche e soprattutto per gli sbocchi professionali che offre.
Nonostante non sia tra le più diffuse tra gli studenti, infatti, la richiesta di questa lingua cresce di pari passo con le economie dei principali Paesi in cui è parlata, Portogallo e Brasile. Studiare portoghese, però, non apre solo a possibilità lavorative all’estero, ma anche nel nostro Paese, in particolare nei settori dell’interpretariato e della traduzione.
Vuoi diventare interprete e/o traduttore di lingua portoghese? Inizia la tua formazione con un Corso Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica.
La cultura portoghese
Uno dei principali motivi per studiare la lingua portoghese è quello di avvicinarsi a una cultura ricca di storia e tradizioni. Dal Fado, musica tradizionale portoghese diventata nel 2011 Patrimonio Immateriale dell’Umanità, alle tipiche ceramiche decorative “azulejos”, il Portogallo è un luogo magico tutto da scoprire. Una terra ricca di luoghi da visitare con ben 24 siti Unesco, tra cui luoghi sacri, monumenti, centri storici e paesaggi naturali.
Imparare il portoghese vuol dire avere il privilegio di potersi immergere nelle sue opere letterarie più importanti, dalla prosa del premio Nobel Josè Saramago alle poesie di Fernando Pessoa.
Musica, arte, letteratura, buon cibo, ma non solo. La migliore espressione della cultura portoghese è rappresentata dal suo popolo, cortese, ospitale e mosso da quel sentimento di “saudade” che li ha resi famosi in tutto il mondo.
Le curiosità sulla lingua portoghese
Quando si parla di Paesi di lingua portoghese, i primi a venire in mente sono senza dubbio Portogallo e Brasile. Tuttavia, forse molti non sanno che il portoghese è la lingua ufficiale di altri 7 Paesi: Capo Verde, Angola, Guinea Bissau, Mozambico, Sao Tome e Principe, e Guinea Equatoriale.
Il Portogallo ha una lunga tradizione di detti popolari, che ritroviamo anche in Italia seppur con piccolissime variazioni. Ad esempio, il celebre “A caval donato non si guarda in bocca” per i lusitani diventa “A cavalo dado não se olha o dente”, mentre al posto del “dito” tra moglie e marito è meglio non mettere il “colher” (cucchiaino).
E, infine, sapevate che la lingua portoghese è ricca di termini “intraducibili”, soprattutto per quanto riguarda la sfera dei sentimenti? Un esempio tra tutti il termine “cafunè”, che letteralmente vuol dire “passare le dita tra i capelli della persona amata”.
Ti piacerebbe studiare la lingua Portoghese ? Se ami le lingue perché non iniziare dalla SSML San Domenico?
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Perchè studiare la lingua araba?
Ogni anno sempre più studenti scelgono di studiare la lingua araba, attratti sia dalle crescenti prospettive professionali ed economiche che dall’idea di conoscere ed esplorare una cultura lontana.
Tuttavia, ancora molti pregiudizi ruotano attorno a questa lingua e noi siamo qui per sfatare, almeno in parte, questi miti.
Non vogliamo negare le difficoltà dell’arabo, ma pensiamo che affidandosi a un percorso di studi tecnico e pratico come il Corso Triennale in Mediazione Linguistica della SSML San Domenico si possano raggiungere ottimi risultati.
Lingua araba: le caratteristiche
L’arabo, insieme all’ebraico e all’amarico, fa parte della famiglia delle lingue semitiche. Parlata da oltre 270 milioni di persone in tutto il mondo, è anche una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Tra le sue caratteristiche peculiari, troviamo la scrittura: l’arabo, infatti, al contrario di quello che accade nelle altre lingue, si scrive (e si legge) da destra verso sinistra. Sempre in tema di ortografia, la lingua araba è priva di lettere maiuscole e non distingue tra corsivo e stampatello. L’alfabeto è composto da 28 lettere, di cui solo tre vocali (a, i, u).
Imparare l’Arabo
Oltre alle difficoltà legate alla lingua scritta, coloro che decidono di studiare l’arabo si accorgeranno subito di come anche la pronuncia presenti delle ostilità. Le parole arabe, infatti, sono costituite prevalentemente da consonanti, la maggior parte delle quali non vengono nemmeno mai pronunciate.
Tuttavia, non bisogna scoraggiarsi. Una volta superato il primo approccio con questa lingua, vi sarà subito chiaro che, con costanza, passione e un buon esercizio giornaliero, ogni ostacolo può essere superato.
Come imparare la lingua araba in tempi relativamente brevi? Scegliendo un percorso di studi tecnico, pratico e professionalizzante come quello offerto dal corso triennale in Mediazione linguistica della SSML San Domenico.
Imparare arabo online
Se vuoi avere un assaggio della lingua araba, prima di studiarla in un Istituto di grado universitario, puoi seguire alcuni dei numerosi corsi presenti online. In particolare, siti come Udemy e Busu possono rappresentare un buon trampolino per lanciarsi in questa nuova avventura.
Lingua araba: gli sbocchi professionali
Sebbene l’inglese e il tedesco siano le lingue più ricercate dal mercato del lavoro, studiare la lingua araba può aprire a numerose e interessanti opportunità professionali.
In particolare, i settori nei quali è richiesta la conoscenza di questa lingua riguardano la cooperazione internazionale, le Ong e l’ambito diplomatico.
Chi conosce l’arabo, inoltre, può specializzarsi nell’interpretariato e traduzione, insegnare o anche entrare nel mondo del giornalismo come corrispondente dall’estero.
Infine, non bisogna trascurare che, proprio perché poco studiata, la conoscenza di questa lingua vi porterà ad avere una concorrenza quasi nulla quando andrete a concorrere per una posizione lavorativa in cui è richiesta questa competenza.
La cultura araba
Una delle motivazioni per cui scegliere di studiare la lingua araba è legata alla sua cultura. Coloro che la scelgono, infatti, sono spinti dalla voglia di conoscere usi, costumi e tradizioni così diversi dai nostri, oltre che dal desiderio di approfondire il Corano.
Oltre alla religione, anche l’arte, l’architettura e il cibo costituiscono alcune delle principali ragioni per approcciarsi alla cultura araba. Non possiamo non citare, inoltre, un’opera letteraria di grande importanza come “Le mille e una notte”, che ci restituisce un sistema di valori e tradizioni dalla storia antichissima.
Infine, conoscere la cultura araba non è solo estremamente affascinante, ma anche utile ai fini dell’utilizzo di questa lingua in ambito professionale.
Le curiosità sulla lingua araba
Anche se questa lingua sembra davvero “arabo”, lo sapevate che alcuni termini italiani derivano proprio da questa lingua? Ne sono un esempio parole come ragazzo o zerbino.
Un’altra curiosità legata all’arabo ha a che fare con l’amore. Secondo il British Council, infatti, la lingua araba avrebbe 11 termini per indicare questa parola, ognuna delle quali rappresenta una fase diversa dell’innamoramento.
Infine, gli arabi non parlano tutti la stessa lingua (esistono una molteplicità di dialetti), ma pregano e scrivono tutti nella medesima. Come mai accade questo? Perché in arabo esiste una netta distinzione tra la lingua riservata alla comunicazione scritta e quella alla lingua orale.
Ti piacerebbe studiare la lingua Araba ? Se ami le lingue perché non iniziare dalla SSML San Domenico?
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Perchè studiare il francese?
Studiare il Francese
Lo studio della lingua francese è ormai considerato da molti superato e poco redditizio, nonostante sia parlata da oltre 51 Paesi nel mondo. A dimostrarlo è il fatto che, a differenza di quanto accade per inglese e spagnolo, il francese raramente viene scelto come seconda lingua dagli studenti. Ma è davvero così “fuori moda” studiare il francese? In realtà, il francese gioca ancora oggi un ruolo decisivo nel mondo del lavoro e studiarlo può aprire le porte a moltissime opportunità professionali sia in Italia che all’estero.
Saper parlare e scrivere in francese ti sarà sempre utile, quasi 300 milioni di persone parlano francese in tutto il mondo e in quasi 30 paesi il francese è una lingua ufficiale, de jure o de facto. Il francese è anche la lingua della diplomazia: è una delle lingue di lavoro e lingue ufficiali delle Nazioni Unite e di molte istituzioni o organizzazioni internazionali come l’Unione Europea o la Croce Rossa Internazionale. Scopriamo, quindi, perché ancora oggi è importante imparare il francese e quali sono le sue caratteristiche principali.
Imparare il Francese
Se sulla grammatica i madrelingua italiani possono considerarsi avvantaggiati, a causa della forte somiglianza tra le due lingue, lo stesso discorso non vale per quanto riguarda la fonetica e l’ortografia. Due delle maggiori difficoltà per imparare il francese, infatti, riguardano la pronuncia delle parole (pensiamo alla classica R moscia) e la presenza obbligatoria degli accenti nello scritto. Come affrontare queste difficoltà per imparare il francese? Scegliendo un percorso di studi professionalizzante e pratico, come quello offerto dal corso di francese della SSML San Domenico (classe di laurea L-12).
Puoi anche imparare il francese online!
Per familiarizzare con la lingua e la cultura francese, guarda TV5 Monde, il canale internazionale di lingua francese. Sulla sua piattaforma Learn, offre esercizi interattivi adatti a tutti i livelli per imparare il francese. Offre anche webdoc, giochi, workshop, sfide e test sulla sua piattaforma Parlons français, c’est easy.
RFI Savoirs, il canale radiofonico francofono, offre esercizi, file e programmi per imparare e insegnare il francese.
L’ Associazione francese per l’educazione degli adulti offre MOOC (Massive Online Open Courses), in particolare uno dedicato al francese FLE come lingua straniera per fornire ai principianti le prime basi della lingua francese.
L’ app per smartphone ANKIApp offre esercizi gratuiti per imparare la lingua che preferisci.
Lingua francese: le caratteristiche
Il francese è una lingua romanza, che appartiene al ceppo delle lingue indoeuropee. Una delle sue peculiarità principali è legata al suono delle parole. Grazie alla musicalità del suo accento, la lingua francese è universalmente riconosciuta come “lingua dell’amore”, romantica ed elegante.
Lingua francese: gli sbocchi professionali
Come già anticipato, non bisogna sottovalutare il legame tra lo studio del francese e le opportunità professionali.
Proprio a causa della vicinanza geografica, ad esempio, si stima che nel nostro Paese ci siano circa 1500 aziende francesi nei settori automobilistico, della moda e della cosmesi. Moltissime sono, poi, anche le multinazionali d’oltralpe che hanno rilevato aziende italiane e che richiedono la conoscenza della lingua francese.
Insieme all’inglese, inoltre, il francese è una delle lingue ufficiali di lavoro nelle organizzazioni internazionali come ONU, NATO e UNESCO, oltre a essere fondamentale anche all’interno delle Istituzioni dell’UE. In questi ambiti, tra le figure più richieste troviamo quelle degli interpreti e traduttori, che possono esercitare la professione sia come dipendenti che come freelance.
Ricordiamo, infine, che il francese non è parlato solo in Francia, ma anche in realtà molto sviluppate economicamente come Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Canada, e che è quindi molto importante conoscerlo per poter vivere e lavorare in questi paesi.
La cultura francese
Una delle motivazioni per cui scegliere d’imparare la lingua francese è il fatto che essa sia considerata la lingua per eccellenza in moltissimi ambiti culturali: dalla moda al teatro, dalla cucina alla danza.
Non possiamo non prendere in considerazione, inoltre, l’importanza della letteratura, della poesia e della filosofia francese, che ha visto tra i suoi più grandi esponenti personaggi del calibro di Victor Hugo, Charles Baudelaire e Jean-Jacques Rousseau.
Come non parlare, poi, dei numerosi aspetti folkloristici? Un immaginario fatto di baguette sotto al braccio, calici di Champagne e passeggiate in bicicletta all’ombra della Tour Eiffel.
Le curiosità sulla lingua francese
Una delle curiosità sulla lingua francese è legata a un’altra lingua, l’inglese. Lo sapevate, infatti, che la lingua inglese ha preso in prestito dal francese moltissimi vocaboli? Ne sono un esempio termini come boutique, cafè e entrepreneur.
Un’altra particolarità del francese riguarda gli scioglilingua. Ne esistono, infatti, moltissimi e tutti molto difficili, ma utili per fare pratica con la pronuncia. Il più complicato? Si six scies scient six cyprès, six cent six scies scient six cent six cypress.
Infine, così come accade anche nelle altre lingue, anche il francese non è esente dai cosiddetti “falsi amici”. Tra quelli più clamorosi troviamo costume che vuol dire abito da uomo (e non costume da bagno) e confetti che, a differenza di quanto si potrebbe pensare indica i coriandoli delle festività.
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Perchè studiare la lingua spagnola?
Imparare lo spagnolo
La lingua spagnola è una delle lingue più amate dagli studenti di tutto il mondo. Ma perché studiare lo spagnolo? Molti la scelgono per gli sbocchi professionali, altri per il fattore culturale, altri ancora per lo stile di vita spagnolo. Oltre a queste, c’è poi un’altra importante motivazione che mette d’accordo tutti. La lingua spagnola, infatti, è ritenuta una lingua “facile” da imparare, in particolar modo da coloro che parlano una lingua romanza di origine latina, come italiani e francesi. Analizziamo, quindi, quali sono le caratteristiche che rendono questo idioma così semplice e immediato da studiare.Le caratteristiche della lingua spagnola
La lingua spagnola è parlata da oltre 500 milioni di persone ed è la lingua ufficiale non solo della Spagna, da cui prende il nome, ma anche di gran parte dell’America Latina. Bisogna precisare che in Spagna non si parla solo lo spagnolo, che si basa sul dialetto castigliano, ma anche altre tre lingue: gallego in Galizia, basco nelle Province Basche e catalano in Catalogna. Quello che viene insegnato nei corsi di lingua spagnola o in istituti come le Scuole Superiori per mediatori linguistici è, quindi, il castigliano che, come già accennato, è di origine latina e condivide moltissime parole con italiano, francese e portoghese. Per i popoli che hanno questa lingua madre, ma anche per gli inglesi, non sarà difficile trovare assonanze con termini presenti nel loro vocabolario. Un esempio? L’aggettivo classico in italiano, clásico in spagnolo e classic in inglese. Infine, un’ulteriore caratteristiche che agevola l’apprendimento è la fonetica. Nella lingua spagnola, infatti, le parole si pronunciano così come si scrivono.Imparare lo Spagnolo online
Articoli, aggettivi, avverbi, pronomi, preposizioni, accento, confronti da confrontare grazie al portale aprenderespanol SpanishLearningLab impara lo spagnolo con lezioni comunicative gratuite. Test e quiz simpatici in lingua spagnola per imparare divertendoti quiz in spagnoloStudiare la lingua spagnola: gli sbocchi professionali
Il fatto che sia la terza lingua più parlata al mondo, che sia largamente diffusa anche negli USA e che sia la lingua ufficiale di ONU e UE, rendono lo studio dello spagnolo particolarmente strategico anche da un punto di vista lavorativo. Chi possiede un’elevata conoscenza di questa lingua può dunque candidarsi ad offerte di lavoro in diversi settori e per diversi ruoli. In particolare, i principali sbocchi professionali sono:-
- Interprete/traduttore: una delle principali opportunità per chi ha studiato lo spagnolo è quello di lavorare nei settori dell’interpretariato e della traduzione. Un corso di laurea in Mediazione linguistica, come quello offerto dalla SSML San Domenico, fornisce tutti gli strumenti e le tecniche per poter lavorare in contesti come ambasciate, enti diplomatici e organizzazioni internazionali.
- Turismo: figure come le guide turistiche o il personale impiegato all’interno delle strutture ricettive non posso prescindere dalla conoscenza dello spagnolo, essendo una tra le lingue più diffuse a livello globale.
- Comunicazione: conoscere lo spagnolo può rappresentare un requisito molto importante anche per chi vuole lavorare nel mondo della comunicazione e del giornalismo, in particolare nel ruolo di corrispondente dalla Spagna o dall’America latina.
- Settore commerciale: il mondo delle aziende e delle multinazionali è sempre alla ricerca di risorse che siano in grado di parlare lo spagnolo; dalle aziende di import/export a quelle che intrattengono rapporti commerciali con Paesi di lingua spagnola.
La cultura spagnola
L’importanza della lingua spagnola è strettamente legata alla sua cultura. Dal Cervantes del Don Chisciotte, al celebre ideatore della Sagrada Familia Antoni Gaudì, al pittore della Guernica Pablo Picasso, lo spagnolo è la lingua di alcuni tra i più importanti esponenti del mondo della letteratura, dell’arte e dell’architettura. A contribuire all’enorme fascino esercitato da questa lingua c’è, poi, l’inconfondibile stile di vita. La Spagna, infatti, è conosciuta per il divertimento, la vita notturna e per l’enorme festosità del suo popolo. Che sia per lavoro o per un viaggio di piacere, conoscere la lingua spagnola è un requisito indispensabile per vivere davvero lo spirito della fiesta.Le curiosità sulla lingua spagnola
Anche lo spagnolo, così come altre lingue, non è esente da alcune curiosità, che forse in molti non conoscono. Sapevate, ad esempio, che la lingua spagnola ha forti influenze arabe? Se il latino, infatti, è al primo posto tra gli idiomi che hanno portato alla nascita del castigliano, l’arabo si posiziona subito sotto. Il motivo è da ricercarsi nella massiccia presenza del popolo arabo in Spagna, proprio negli anni in cui la lingua stava nascendo. Un’altra particolarità dello spagnolo risale al 1492, anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Proprio in quell’anno, infatti, l’umanista Antonio de Nebrija portò a termine e pubblicò il primo libro di grammatica spagnola, La Gramática de la Lengua Castellana. Infine, una curiosità legata al mondo di internet: dopo inglese e cinese, la lingua spagnola è la terza più utilizzata sul web e sui social media.Ti piacerebbe studiare la lingua Spagnola ? Se ami le lingue perché non iniziare dalla SSML San Domenico?
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Perchè studiare la lingua tedesca?
Studiare il Tedesco
Perchè studiare la lingua tedesca? L’indiscusso primato politico ed economico acquisito dalla Germania nell’ultimo decennio, ha reso la conoscenza della lingua tedesca un requisito indispensabile per chi voglia entrare facilmente nel mondo del lavoro.
A rendere lo studio di questa lingua così importante, vanno ad aggiungersi ulteriori fattori:
- La presenza di numerose aziende tedesche nel territorio italiano
- La gran parte dei turisti che visitano il nostro Paese sono tedeschi
- Il tedesco è una delle lingue più parlate in Europa
- L’importanza dei rapporti import-export tra Italia e Germania
Non c’è da stupirsi, quindi, che le richieste del mercato puntino tutte in direzione di figure professionali che
conoscano il tedesco, e che gli studenti siano sempre più propensi ad inserire lo studio di questa lingua nel
proprio piano di studi.
Ma quali sono le caratteristiche della lingua tedesca? È davvero così difficile come molti pensano?
Le caratteristiche della lingua tedesca
Il tedesco è una lingua indoeuropea, che fa parte del ceppo delle lingue germaniche, così come l’inglese,
l’olandese e le lingue scandinave.
Tra le sue peculiarità troviamo l’utilizzo dei casi: nominativo, accusativo, dativo e genitivo. Una
caratteristica che può rappresentare una difficoltà per alcuni, ma un vantaggio per chi ha familiarità con il
latino e il greco.
Inoltre, così come accade per l’inglese, anche la lingua tedesca presenta numerosi falsi amici. Il termine
latte, ad esempio, vuol dire “asticella”, mentre la parola firma non è utilizzata per indicare il proprio
nome e cognome, bensì una “azienda”.
La lingua tedesca, tuttavia, non è così ostica come potrebbe sembrare, presentando alcune caratteristiche
che la rendono persino più semplice e intuitiva delle lingue romanze. Una di queste riguarda l’uso dei tempi
verbali; nella lingua tedesca, infatti, vengono utilizzati solamente il presente (anche per indicare azioni
future) e il passato prossimo.
Lingua tedesca: gli sbocchi professionali
Perchè studiare la lingua tedesca? Quali sono gli sbocchi professionali? Dal turismo alla traduzione,
dall’interpretariato al mondo aziendale, sono molteplici le opportunità lavorative per chi ha studiato questa
lingua.
Ecco i principali ambiti nei quali è richiesta la conoscenza del tedesco:
Interpretariato/traduzione: uno degli sbocchi professionali più naturali per chi conosce le lingue è quello di
avviare una carriera nel campo della traduzione e dell’interpretariato. Per svolgere questo tipo di
professioni, è necessario avere una preparazione tecnica e pratica come quella offerta dalle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici.
Aziende: le moltissime aziende tedesche presenti in Italia, in particolare per quanto riguarda il
settore automobilistico e farmaceutico, sono sempre alla ricerca di figure in grado di comunicare
agevolmente con la Casa Madre.
Turismo: come già accennato in precedenza, un’altissima percentuali di turisti stranieri in Italia è
costituita da tedeschi. Per chi voglia lavorare in questo ambito, dalle guide turistiche al settore
alberghiero, è indispensabile avere un’approfondita conoscenza della lingua tedesca.
La cultura tedesca
Il dominio nazista, la divisione tra est e ovest e la successiva caduta del muro di Berlino sono avvenimenti
che hanno segnato profondamente non solo la storia del popolo tedesco, ma anche la sua cultura. Una
cultura che ha inevitabilmente subito le influenze russe e americane, ma che si caratterizza anche per usi,
costumi e tradizioni fortemente radicate nei secoli.
La Germania, infatti, è famosa sia per alcuni eventi folcloristici e tradizionali, come l’Oktoberfest di Monaco
di Baviera, sia per essere patria di avanguardie artistiche e musicali. Protagonista indiscussa del fermento
culturale tedesco è la Capitale, Berlino, che viene definita per questo immer in Werden, una città sempre in
divenire.
Infine, non possiamo non sottolineare come la Germania sia stata la patria di illustri personaggi del mondo
della musica classica, della letteratura e della filosofia: da Beethoven a Wagner, da Goethe a Hesse, da
Kant a Nietzsche.
Le curiosità sulla lingua tedesca
La lingua tedesca è ricca di curiosità, che rendono il suo studio ancora più piacevole e coinvolgente e perchè
no, anche divertente.
La prima particolarità riguarda una vera e propria passione dei tedeschi: le parole composte. Il vocabolario
tedesco, infatti, è ricco di vocaboli composti, alcuni davvero molto lunghi come, ad esempio, il termine
Wahlkampfkostenrückerstattungsgesetz, che indica la legge sul rimborso spese per la campagna elettorale.
Oltre alle parole formate da più vocaboli, la lingua tedesca si caratterizza per la presenza di numerosi
termini simili o addirittura identici a quelli usati nella lingua inglese. Il tedesco e l’inglese, infatti, sono
considerate vere e proprie lingue sorelle, appartenendo entrambe al comune ceppo delle lingue
germaniche occidentali.
Infine, sapevate che il primo libro stampato della storia era in lingua tedesca? Si tratta della Bibbia di
Gutenberg, pubblicata nel 1454.
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Perchè imparare il giapponese?
Imparare il giapponese
Moltissimi studenti scelgono di studiare e imparare la lingua giapponese’ per l’indiscusso fascino della cultura nipponica. Una scelta che potrebbe sembrare azzardata, ma che in realtà ha moltissimi vantaggi.
Oltre all’aspetto culturale, infatti, studiare il giapponese vuol dire aprire la mente, imparare a ragionare in maniera differente e non precludersi la possibilità di accedere a numerosi sbocchi e opportunità professionali. Ma è davvero così difficile imparare il Giapponese?
Affidarsi a una formazione come quella offerta dalle SSML San Domenico, vuol dire intraprendere un percorso tecnico e pratico, che permetterà di poter usare la lingua giapponese nel mondo del lavoro. Ma quali sono le caratteristiche di questo idioma? Analizziamo le principali.
Studiare il Giapponese
L’originalità della cultura giapponese si riflette anche nella lingua, le cui particolarità rendono ancora più interessante e affascinante il suo studio. Tra queste, non è possibile non citare la presenza di due vocabolari distinti per uomini e donne. Il giapponese, infatti, non distingue genere e numero, ma presenta dei termini che afferiscono esclusivamente al mondo maschile e altri solo alla sfera femminile.
Un’ulteriore curiosità riguarda i tempi verbali che, oltre a non avere genere, non hanno nemmeno persona e hanno quindi una sola forma per tutta la coniugazione. Infine, ci sono alcuni termini che nella lingua giapponese è meglio non utilizzare. La parola “no”, per esempio, viene spesso sostituita da altre espressioni, perché si pensa possa infastidire l’interlocutore.
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Questo è un sito in cui puoi incollare il testo che desideri tradurre, e cercare il significato delle parole japanese.io
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Lingua Giapponese: le caratteristiche
Il giapponese è considerato dagli studiosi una lingua “isolata”, a causa delle diappo nella ricostruzione delle sue origini. A differenza degli altri idiomi, infatti, essa non sembra appartenere a nessuno dei grandi ceppi linguistici conosciuti.
L’unicità di questa lingua si rispecchia nelle sue caratteristiche principali:
- Scrittura: il sistema di scrittura giapponese si basa sugli ideogrammi;
- Struttura della frase: a differenza dell’italiano, le frasi si costruiscono mettendo l’oggetto prima del verbo;
- Genere e numero: nella lingua giapponese non ci sono distinzioni tra maschile/femminile e singolare/plurale.
- “Posposizioni”: quelle che in italiano sono preposizioni, in giapponese diventano “posposizioni” inserite dopo il verbo.
Inoltre, la lingua giapponese si caratterizza per altre peculiarità come, ad esempio, il particolare tono utilizzato nel parlato e la presenza di numerosi registri linguistici. Capire come rivolgersi a seconda del contesto, è fondamentale non solo se si vive in Giappone, ma anche se si utilizza la lingua per lavoro.
Lingua giapponese: gli sbocchi professionali
Come abbiamo già accennato, studiare la lingua giapponese offre moltissime prospettive a livello professionale. Ma quali sono i settori nei quali questa lingua è più richiesta?
- Interpretariato: studiare giapponese è sicuramente molto utile se si vuole fare l’interprete, soprattutto in ambito politico e in occasioni di eventi sportivi e di intrattenimento;
- Localizzazione: il Giappone, grazie a prodotti come i manga, i cartoni animati e i videogiochi, è sempre alla ricerca di chi si occupi di traduzione, adattamento e sottotitolaggio;
- Turismo: cresce di anno in anno il numero di giapponesi che amano l’Italia e la scelgono come meta di viaggio.
La conoscenza del giapponese, particolarmente strategica per chi vuole lavorare in Italia in determinati ambiti, diventa fondamentale per chi, invece, vuole trasferirsi e trovare lavoro nella terra del Sol Levante.
La cultura giapponese
La cultura giapponese riveste da sempre un grande fascino in Occidente, tanto da esplodere negli ultimi anni in una vera e propria “giappo-mania”. Dal sushi ai manga, dai videogames al cosplay, sono moltissime le tendenze giapponesi entrate a far parte della nostra quotidianità ormai da diverso tempo.
Oltre alla cultura pop e moderna, il Giappone affascina per la sua storia e le sue antiche tradizioni. Basti pensare, giusto per citarne alcuni, alla filosofia dei Samurai, al misterioso mondo delle geishe o alla sacralità della cerimonia del tè.
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Perchè studiare la lingua russa?
Studiare il Russo
Nonostante sia una delle lingue più parlate al mondo, sono molti ancora i pregiudizi che ruotano attorno allo studio della lingua russa. Lo dimostra il fatto che gli studenti raramente la inseriscono nel loro percorso di studi, intimoriti dalla sua fama di essere una lingua ostica e complicata.
Ma è davvero così difficile studiare la lingua russa?
Dopo una prima fase in cui vi sentirete disorientati, possiamo garantirvi che il resto del percorso sarà tutto in discesa e che i vostri sforzi iniziali verranno ripagati.
Scopriamo, quindi, perchè studiare la lingua russa e quali sono le sue caratteristiche principali.
Lingua russa: le caratteristiche
Il russo è una lingua indoeuropea, che appartiene al ceppo delle lingue slavo orientali. Una delle caratteristiche principali, che salta subito all’occhio di chi si approccia a questa lingua per la prima volta, è sicuramente l’alfabeto. Si tratta dell’alfabeto cirillico, comune a tutte le lingue slave e costituito da simboli completamente differenti rispetto a quello latino a cui siamo abituati.
Imparare il Russo
Se per quanto riguarda la coniugazione dei verbi non ci sono particolari difficoltà, dato che esistono solo le forme del presente e del passato, uno degli ostacoli più importanti per imparare il russo è rappresentato dalla pronuncia. Le parole russe, infatti, variano l’accento tonico a seconda della forma e per questo è necessario conoscere, oltre a quello cirillico, anche l’alfabeto fonetico.
Come si superano questi ostacoli per imparare il Russo? Con una preparazione pratica, basata su esercitazioni e laboratori, come quella offerta dalle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici.
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Lingua russa: gli sbocchi professionali
Il russo si stima sia parlato da circa 180 milioni di persone come lingua madre e da altri 120 milioni come seconda lingua. Il fatto che sia parlata da un numero così alto di persone, unito al fatto che la maggior parte dei russi non parla inglese, rende la conoscenza della lingua russa particolarmente strategica da un punto di vista professionale. Le possibilità sono molteplici: dal lavoro di interprete e/o traduttore per realtà nazionali e multinazionali russe o aziende italiane che hanno rapporti commerciali con la Russia, ad occupazioni in ambito turistico, fino all’insegnamento. Inclusa tra le lingue ufficiali di ONU e UNESCO, la lingua russa sta assumendo un ruolo sempre più rilevante anche a livello di Istituzioni dell’UE.
La cultura russa
La Russia è lo stato più grande al mondo e al suo interno, al contrario di quello che si potrebbe pensare, convivono una molteplicità di etnie differenti. Proprio questo mix rende particolarmente interessante lo studio non solo della lingua, ma anche della cultura russa.
Famoso per la sua letteratura, da Dostoevskij a Tolstoj, ma anche per la musica, la danza classica, il teatro, il popolo russo è conosciuto anche per numerosi simboli di folklore: dall’immancabile vodka al colbacco per i rigidi inverni, dal Cremlino alle leggende sugli Zar.
Conoscere la lingua russa vuol dire, quindi, apprezzarne ancora di più la cultura in tutte le sue sfaccettature.
Le curiosità sulla lingua russa
Tra le curiosità sulla lingua russa, ne troviamo una bizzarra che ha a che fare con i colori. Pare, infatti, che i russi abbiano molti più modi per definire le sfumature di blu rispetto a tutto il resto del mondo.
Un’altra particolarità del russo, poi, è legata al numero delle parole. Rispetto al vocabolario inglese, che conta più di un milione di parole, la lingua russa è composta solo da 200.000 vocaboli.
E, infine, sapete perché il russo è definita la lingua dello spazio? Il motivo è che la navicella spaziale Soyuz, che accompagna in orbita gli astronauti, è sempre capitanata da un russo e ha componenti e sistemi di bordo descritti in lingua russa.
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